L’incontro dei bambini con la poesia è una piccola sfida, una rarità. Purtroppo, c’è ancora chi pensa, erroneamente, che la poesia sia qualcosa di astratto, di difficile e poco comprensibile dai bambini, lontana dai loro gusti e in alcuni casi giudicata persino inutile. Anche a scuola, a volte, la poesia fatica a ritagliarsi uno spazio che sia diverso da quello abituale degli auguri di Natale e Pasqua, o da quello legato alle varie ricorrenze e alle stagioni, ed è molto più frequente la lettura di libri di filastrocche, di conte, di ninne nanne ecc. Come testimonia il vivace interesse dei bambini nei confronti della poesia, essa non è affatto una pagina noiosa. Al contrario, è un’esperienza piacevole, occasione di gioco, di divertimento, di emozione e materia di sogno. Essa ha a che fare con la dimensione dell’immaginario, della fantasia e della libertà dell’essere umano. Dicono i bambini: la poesia è bella perché è “un gioco”, perché “ fa immaginare e ancora meglio se la ascoltiamo ad occhi chiusi …”. Immagini e parole da godere in silenzio. Potenza dei versi, che si scolpiscono nella memoria e sanno parlare all’intelletto ma anche al cuore, senza bisogno di troppe spiegazioni.
Una raccolta di poesie non può mancare tra i libri indispensabili
Per la scuola dell’infanzia occorre fare una selezione mirata di testi poiché non tutti si prestano ad essere decodificati dai piccoli. Scegliamo libri belli più che utili ed edificanti, libri che possano incuriosire i bambini. L’editoria ci viene incontro offrendoci una vasta varietà. Albi illustrati con testi poetici semplici con e senza rima riguardanti gli argomenti più diversi: poesie del sonno, del corpo e della pappa; di avventure, di viaggi e di vacanze; di mondi fatati, di orchi, mostri, lupi e pirati; poesie che parlano del cielo e del mare e di sentimenti ecc; libri di haiku dedicati agli animali e alla natura. Libri di poesie raffinate dai versi lievi e delicati, dalle dolci sonorità, che ammaliano; libri di poesie dai versi scanzonati e più birichini.
Indichiamo alcuni titoli: il bellissimo libro “Una volta, un giorno (G. Quarenghi – S. Mulazzani), dove la poesia si fa canto; “Maremè” e “Farfalla” (B. Tognolini, A. Abbatiello), libri di immagini e poesie nate per i bambini ma capaci di “incantare” anche i grandi; “Un gatto nero in candeggina finì” (P. Pace-T. Pera), primo libro in Italia che propone ai bambini gli haiku (componimenti poetici brevissimi, ma ricchi di significato, nati in Giappone nel XVII secolo).
Svolgiamo attività di lettura collettiva, anche se il rapporto con la poesia è sempre un rapporto intimo e ogni bambino, come ogni adulto, costruisce questa intimità a modo suo. L’ascolto della poesia crea un’atmosfera carica di emotività. I bambini ascoltano assorti, come incantati, “trascinati” e quasi rapiti dal flusso delle parole. La poesia è bellezza, è magia. Grazie ad essa impariamo le emozioni e la bellezza. La poesia ci insegna la bellezza del vivere più semplice e profondo portandoci a contatto con la verità segreta delle cose.
Facciamo recitare le poesie ad alta voce, in coro per condividerle insieme: “Quando le raccontiamo, le poesie sono belle!” Interpretiamole con il corpo, la musica, i colori. Invitiamo i bambini a travestirsi con cappelli, pezzi di stoffa colorata per trasformarsi nei vari personaggi e mettere in scena piccoli spettacoli. E poi, facciamo imparare le poesie a memoria. È importante, per fare in modo che i bambini le facciano proprie e possano ricordarle e “riutilizzarle” anche a distanza di tempo.
A spiegarci il senso profondo della poesia, ci pensa un maestro della letteratura per l’infanzia, Leo Lionni, con un libro semplice e piacevole, “Federico”, che ha per protagonista un topolino di nome appunto Federico. Federico ci insegna che la vita ha bisogno di poesia e di poeti. “Le poesie sono provviste per l’inverno” che il topolino regala ai suoi amici. “La poesia è una dispensa per i giorni grigi.” Mentre i topi di campagna raccolgono grano, noci, fieno e bacche, Federico raccoglie raggi di sole per i gelidi giorni d’inverno e colori, perché l’inverno è grigio, e parole, perché le giornate d’inverno sono tante e lunghe e si rimarrebbe senza nulla da dirsi. Quando arriverà la neve e il gelo si insinuerà nella tana, la voce magica di Federico riscalderà il corpo e la mente dei suoi amici topolini attraverso le parole della poesia.
Lodevole il lavoro realizzato dal Collettivo Nie Wiem, un gruppo composto da dieci illustratrici, nato nel 2012 per promuovere la lettura poetica ed artistica del lavoro della poetessa polacca Wislawa Szymborska e con l’obiettivo alto e nobile di accompagnare i bambini alla scoperta della poesia, mediante la realizzazione di una mostra itinerante di poesia illustrata. Insieme alle ninne nanne (illustrate da Loredana Cangini e Rosaria Farina), alle filastrocche popolari e non, anche da cantare (illustrate da Alice Barberini), il Collettivo ha diffuso la conoscenza della poesia di A. S. Novaro (con le illustrazioni di Roberta Milanesi), dei salmi della poetessa W. Szymborska (illustrazioni di Laura Paoletti), di limerick e non sense (illustrazioni di Claudia Palmarucci), di haiku (illustrazioni di Cristina Sestilli), della poesia tattile (illustrazioni di Estella Guerrera), della poesia dadaista e di calligrammi (illustrazioni di Serena Marangon), delle rime e dei versi di grandi poeti (Rossana Bossù e la poesia di E. Dickinson). Le immagini delle illustratrici hanno “raccontato” le poesie facendo da mirabile contrappunto alla musica dei versi. Quello del rapporto tra poesia e immagini è un aspetto molto importante in quanto l’apparato illustrativo facilita di gran lunga l’approccio dei bambini alla poesia. C’è una relazione molto forte tra suoni immagini ritmi, come ben evidenzia anche Emanuela Bussolati, una delle più importanti autrici italiane, insieme a Giusi Quarenghi, a Sabrina Giarratana, a Janna Carioli, di poesie per bambini. È essenziale che il genitore o l’insegnante, durante la lettura, “segua il ritmo delle parole mentre il bambino segue quello delle immagini”.
Esistono anche esempi interessanti di poesia a fumetti (“disegni di versi”) realizzati dall’illustratore Antonio Sualzo e dalla scrittrice Silvia Vecchini.
Facciamo in modo che i bambini vengano a contatto il più possibile con le diverse forme di poesia. Creiamo occasioni innumerevoli e svariate di contatto dei bambini con le poesie, nei diversi momenti della giornata. Sicuramente vale la pena leggere versi ai bambini, tanti, diversi, spesso e gratuitamente perché la poesia poi trova il modo di ricompensare. Leggere con nessun’altro scopo se non quello di regalare ai bambini qualcosa di bello.
Le poesie sono strumenti di libera espressione personale, viaggi alla scoperta di se stessi e della realtà. Immergersi nella poesia significa allenare i bambini a stare in contatto con i propri pensieri, conoscere meglio e più da vicino se stessi, trovare uno spazio interiore.
Inoltre, la poesia “accende” la mente dei bambini, suscita nuovi pensieri, nuove domande e nel contempo fornisce risposte agli interrogativi della vita.
Poesie per crescere, dunque e poesie che hanno potere sulla realtà. Poesie per aprire il cuore alla bellezza e in essa trovare “riparo”.