#BCOMEBARATTOLOFELICE – Proviamo ad utilizzare in maniera consapevole i media?

Di Ada d’Alessandro

La proposta di un’unità di apprendimento sull’uso dei media nasce dalla constatazione che docenti e genitori siano ormai impegnati nel difficile compito di favorire la dimestichezza dei bambini con gli strumenti digitali (per i vantaggi in termini di conoscenza) ma anche di gestire in maniera efficace i contenuti.

L’educazione ai media è infatti uno strumento indispensabile per sviluppare il senso critico utile anche a prevenire fenomeni tristemente noti ma, nell’affrontare la tematica, spesso il docente vive il paradosso di insegnare a “nativi digitali” che utilizzano con grande facilità strumenti multimediali a cui egli stesso non è abituato! Occorre però riportare la questione sul ruolo del docente: educatore in fatto di cultura, valori, esperienza e saggezza di vita.

I contenuti proposti offrono uno spunto di lavoro in classe e sono pensati per essere utilizzati in modo semplice e pratico dai docenti.

Come trattare l’argomento “Media education” in classe?

Per rispondere a questa domanda il docente troverà:

  •  Educazione ai media di cosa si tratta?
  •  Come attuare un percorso sulla tematica?
  • Come iniziare a costruire un progetto didattico sulla media education?
  • Un esempio di UDA sulla media education: #bcomebarattolofelice!
  • Bibliografia e sitografia di sintesi
  • Per salutarci….

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Educazione ai media di cosa si tratta?

Il progetto didattico proposto si incentra sulla “media education”… Ma che cos’è?

La Media Education si definisce come:

  • educazione con i media (considerati come strumenti da utilizzare nei processi didattici e come parte dell’esperienza che gli alunni devono fare con i media)

 

  • educazione ai media (comprensione critica dei testi e del sistema dei media, utilizzo critico e consapevole da parte degli alunni).

Il percorso che proponiamo affronterà principalmente il secondo aspetto ma sarà possibile sperimentare anche l’educazione con i media attraverso l’indicazione di strumenti open source utili per creare sintesi del lavoro.

In ambito europeo la competenza digitale è definita:

Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie

ed il suo presupposto è la:

Consapevolezza delle opportunità e dei rischi di internet e della comunicazione tramite supporti elettronici.

Fra gli obiettivi delle attività di educazione ai media troviamo poi:

L’utilizzo competente e creativo dei mezzi di comunicazione e dei rispettivi contenuti,

L’analisi critica dei prodotti mediatici,

La comprensione del funzionamento dell’industria dei media e la produzione autonoma di contenuti mediatici.

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Come attuare un percorso sulla tematica?

 

In Italia, una progettualità sulla tematica potrà essere inserita nell’insegnamento di educazione alla cittadinanza e costituzione[1] rintracciando competenze ed obiettivi nei documenti chiave:

Documento di indirizzo su Cittadinanza e Costituzione (nota prot. AOODGOS n. 2079 del 4 marzo 2009)[2] che costituisce una base di riflessione per la costruzione di percorsi educativi trasversali alle discipline

Linee di indirizzo per la cittadinanza e costituzione dell’USR Lombardia[3] (ed in particolare: sezione Cittadinanza e digitale).

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Per costruire una progettualità per la Scuola dell’infanzia e del primo ciclo faremo riferimento alle: Indicazioni nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione [4] ed alle successive Nuove Indicazioni[5].

Già nella scuola dell’infanzia, i media sono inseriti nei traguardi per lo sviluppo delle competenze[6] e l’uso dei media e delle tecnologie è fra le competenze base che un bambino dovrebbe aver acquisito al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia:

Egli dovrà iniziare a interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

Nella scuola del primo ciclo queste competenze rientrano in vari saperi (italiano, geografia, etc.) ma nella materia Tecnologia vi è un chiaro riferimento all’uso consapevole dei media[7]:

Ricapitolando dunque:

Un progetto didattico sulla media education nella scuola primaria dovrebbe:

  • fare riferimento alle competenze[8] ed ai traguardi delle Indicazioni[9]:
  • essere interdisciplinare
  • essere inserito in un curriculo verticale;
  • sviluppare un percorso progressivo di conoscenza
  • prevedere attività di analisi e produzione.

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Come iniziare a costruire un progetto didattico sulla media education?

 

Per costruire un progetto didattico per competenze[10] sulla media education, potrebbe essere utile
prendere spunto dalla metodologia Analisi SWOT (o Matrice SWOT)[11], usata per valutare:

  • punti di forza (Strengths),
  • punti debolezza (Weaknesses),
  • opportunità (Opportunities)
  • minacce (Threats) di un progetto.

Per quanto riguarda i punti di forza e di debolezza, l’analisi della situazione di partenza dei bisogni educativi è fondamentale. Lo studioso Thierry De Smedt invita a porsi le domande chiave:

Esiste un problema nell’uso dei media ed in particolare dei social network da parte dei bambini? 

Qual è questo problema?

Dalla rilevazione dei bisogni, si possono sviluppare molte le piste di lavoro da esplicitare in una SCHEDA-PROGETTO (scarica) che dovrebbe prevedere:

-un lavoro di interclasse ed in rete

-il coinvolgimento dei genitori attraverso incontri informativi.

Quest’ultima esigenza è in linea con il Patto di Corresponsabilità Educativa e con i recenti studi che legano l’uso dei media (soprattutto telefoni cellulari) da parte dei bambini ai comportamenti dei propri familiari.

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Un esempio di UDA sulla media education: #bcomebarattolofelice!

l’U.D.A.  #bcomebarattolofelice!  è rivolta ad alunni di 3° 4° 5° classe primaria.

Studi nazionali ed internazionali rilevano infatti che già a partire da questa fascia d’età[12] vi è una preoccupante dipendenza all’uso dei media (smartphone).

L’UDA si pone pertanto lo scopo di spingere gli alunni a prendere consapevolezza dell’uso di smartphone e social network, sperimentare un modo diverso di impiegare il tempo trascorso sui media sostituendolo con azioni concrete e positive, possibilmente condivise con amici e familiari.

Il naturale punto di partenza è la SCHEDA MONITORAGGIO INIZIALE (scarica) con la SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE (scarica) finalizzata a comprendere le abitudini degli alunni della classe.

Le successive azioni sono legate ai traguardi delle Competenze chiave (competenze sociali e civiche, competenze digitali, imparare ad imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità) e interdisciplinari (italiano, arte e musica).

Sono inoltre previste attività didattiche laboratoriali (singole e di gruppo).

Per strutturare l’U.D.A. utilizziamo come modello quello della studiosa Franca da Re[13].

SCHEDA UDA (scarica)

Per la quale abbiamo previsto:

SCHEDA DI CONSEGNA PER GLI STUDENTI(scarica)

SCHEDA PIANO DI LAVORO UDA (scarica)

SCHEDA RELAZIONE INDIVIDUALE (scarica)

SCHEDA OPERATIVA IL MIO BARATTOLO (scarica)

SCHEDA LE MIE ATTIVITA’ DIDATTICHE (scarica)

È inoltre possibile scaricare:

SCHEDA-SPUNTI-CONDUZIONE-PER-LA-DISCUSSIONE-INIZIALE (scarica)

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Bibliografia e Sitografia di sintesi

Agenda di Parigi o 12 raccomandazioni per l’educazione ai media.

Risoluzione del Parlamento europeo del 16 dicembre 2008.

Roberto Maragliano, Nuovo Manuale di didattica multimediale, Editori Laterza 2004.

  1. Aglieri, D. Felini, M. Parricchi, B. Weyland, La pedagogia mediale di Cesare Scurati, «Media education. Studi, ricerche, buone pratiche», II, 2 (settembre 2011).

Anne Peymart, Sei sempre al cellulare, Grafica Veneta, Trebaseleghe 2018.

Manfredo Spitzer, Connessi e isolati, Corbaccio, Cles (TN) 2018.

Zigmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza 2011.

Jean M. Twenge, Iperconnessi, Einaudi, Cles, 2018.

“Pour une enfance heureuse” de Catherine GUEGUEN . L’auteur vous propose un voyage au coeur du cerveau de votre enfant et de vous … https://binged.it/2GGaSQE

https://www.generazioniconnesse.it/site/it/0000/00/00/stop-cyberbullying/?rit=safer-internet-day

https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/competenze/quale-media-education-cittadini-domani.html

https://www.netreputation.it/consigli-di-media-education/

http://download.repubblica.it/pdf/2016/salute/Tecnologie_digitali_e_bambini_indagine_sul_loro_utilizzo.pdf

www.paroleostili.it

https://www.generazioniconnesse.it/_file/documenti/Vademecum/2016/impaginato%20vademecum.pdf

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Per salutarci…

Caro docente, nei prossimi mesi sul sito della Lisciani Scuola sarà pubblicato un nuovo modulo didattico legato a tematiche che potrebbero essere in linea con le sue esigenze educative e con i più aggiornati indirizzi ministeriali.

I nostri articoli si pongono infatti l’obiettivo di fornire contenuti velocemente applicabili all’insegnamento quotidiano.

Se lo desidera, al termine di ogni attività didattica, potrà distribuire ad ogni alunno/a la scheda LE MIE ATTIVITA’ DIDATTICHE (scarica qui). In questo modo, i bambini potranno colorare, ritagliare e incollare sulla scheda il simbolo della campanella delle attività Lisciani Scuola e conservare un piacevole ricordo del lavoro svolto.

Se vuole, torni a trovarci su questo sito, riconoscerà i nuovi contenuti dal simboletto

Buon lavoro!

[1] https://www.miur.gov.it/cittadinanza-e-costituzione
[2] http://www.abruzzo.istruzione.it/cittadinanza_costituzione/allegati/doc_indirizzo-cittcost.pdf
[3] http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2014/02/protlo2640_14all1.pdf)
[4] http://www.abruzzo.istruzione.it/indicazioni_curricolo/index.shtml
[5] Sezione CULTURA SCUOLA PERSONA-La scuola nel nuovo scenario
“La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale, non riconducibile a un semplice aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento. La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione. Sono chiamati in causa l’organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione”.
[6] Conoscenza del mondo “Macchine e strumenti tecnologici sono utili strumenti per la conoscenza del mondo”.
Immagini suoni colori  “Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione come spettatore e come attore.  La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative”.
Numero e spazio “Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi, altre quantità” .
I discorsi e le parole (traguardi) “Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie  digitali e i nuovi media”.
[7] “I nuovi strumenti e i nuovi linguaggi della multimedialità rappresentano ormai un elemento fondamentale di tutte le discipline, ma è precisamente attraverso la progettazione e la simulazione, tipici metodi della tecnologia, che le conoscenze teoriche e quelle pratiche si combinano e concorrono alla comprensione di sistemi complessi. Inoltre, per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e le tecnologie digitali, è necessario che oltre alla padronanza degli strumenti, spesso acquisita al di fuori dell’ambiente scolastico, si sviluppi un atteggiamento critico e una maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali della loro diffusione, alle conseguenze relazionali e psicologiche dei possibili modi d’impiego, alle ricadute di tipo ambientale o sanitario, compito educativo cruciale che andrà condiviso tra le diverse discipline”.
[8]http://www.comprensivodonmilanilanciano.gov.it/wp-content/uploads/2017/05/CPE048-OPUSCOLO-COMPETENZE-p-1-32-bassa-2.pdf
[9] Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria:
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
[10]http://www.comprensivodonmilanilanciano.gov.it/wp-content/uploads/2017/05/CPE048-OPUSCOLO-COMPETENZE-p-1-32-bassa-2.pdf
[11]https://nuovadidattica.wordpress.com/agire-valutativo/12-metodi-quantitativo-sperimentali-qualitativo-ermeneutici-e-misti-nella-valutazione-educativa-e-nella-ricerca-valutativa/analisi-swot/
[12]https://www.youtube.com/watch?v=k-PBWswl3MA
https://www.azzurro.it/sites/default/files/Materiali/InfoConsigli/Ricerche%20e%20indagini/sintesirapportoinfanziaadolescenza10.pdf
[13] http://www.francadare.it/wp/category/didattica/esempi-di-unita-di-apprendimento/
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