Come favorire l’incontro del bambino con il libro e come permettergli di entrare con piacere, curiosità e gioia nel mondo della lettura?
Questo è l’interrogativo che ci poniamo e al quale tenteremo di dare una risposta.
Oltre che mettere a disposizione tanti e diversi tipi di libri (albi illustrati, libri di storie, fiabe, filastrocche e poesie, libri di divulgazione scientifica, libri tattili, ecc.), in modo da soddisfare bisogni, desideri e gusti dei bambini e favorire, allo stesso tempo, un incontro spontaneo con il libro attraverso l’esplorazione sensoriale di esso, visiva e tattile in particolare, vogliamo porre l’accento sull’importanza della lettura ad alta voce da parte dell’adulto come mezzo per promuovere l’interesse per il libro e scoprire il piacere che scaturisce dalla lettura.
In che modo la narrazione aiuta il bambino a stabilire un rapporto positivo con i libri e la lettura? E perché la lettura è da considerarsi un elemento fondamentale della nostra stessa esistenza?
Dal punto di vista emozionale, il momento della narrazione costituisce un’esperienza molto intensa, coinvolgente e gratificante che contribuisce a consolidare il rapporto affettivo tra bambino e insegnante, bambino e genitore. Attraverso l’ascolto attivo e la lettura delle immagini presenti nel libro, il bambino entra in un altro mondo, partecipa a nuove avventure, sogni e visioni. Entra in empatia con i personaggi delle storie e le loro vicende, gioisce e “soffre”con loro, ne condivide pensieri ed emozioni.
In questo modo, arricchisce la propria sensibilità ed il mondo interiore, impara a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, alimenta il suo immaginario, la voglia di fantasticare e la gioia di ascoltare.
Non è di secondaria importanza rilevare quali e quanti risvolti positivi produca sul versante cognitivo un rapporto con il libro che sia alimentato dal piacere dell’ascolto.
Grazie al libro, quale strumento privilegiato attraverso il quale avviene la narrazione, i bambini vivono esperienze di apprendimento molto proficue. Ed è anche per questa ragione che nella scuola dell’infanzia, l’attività di lettura è una pratica educativa molto importante.
Innanzitutto, essa soddisfa la sete di conoscere del bambino, alimenta nuove conoscenze e spirito critico. Stimola i processi di attenzione e di memoria, attiva processi di problem solving (Cosa succederà adesso? Cosa farà il protagonista?), incrementa il lessico e lo sviluppo di molteplici abilità di tipo linguistico.
La semplice visione di illustrazioni con precisi indici figurativi degli stati d’animo dei personaggi costituisce una fonte primaria per imparare il lessico psicologico, cioè le parole per riferirsi ai sentimenti ed alle emozioni dei personaggi.
La lettura di testi di filastrocche e poesie in rima, attiva nei bambini la consapevolezza metalinguistica.
L’esperienza di ascolto favorita e mediata dall’uso del libro, suscita domande e riflessioni che portano il bambino a confrontarsi con le esperienze degli altri, a dialogare con loro e perciò a conoscere se stesso ed il mondo.
Attraverso ripetute attività di lettura, il bambino impara a rintracciare la ricorsività di schemi ed elementi presenti nelle fiabe e nelle storie (i personaggi ed i loro ruoli, gli ambienti, …) e quindi ad individuarne la struttura. Impara ad identificare i momenti principali della vicenda, a cogliere i legami di tipo temporale (la sequenza degli eventi: inizio – svolgimento – fine) e di tipo causale (i rapporti di causa-effetto) che connettono le diverse parti del racconto.
Un bambino educato all’ascolto sarà un bambino curioso e desideroso di imparare che si avvicinerà con interesse e motivazione anche all’apprendimento futuro della lettura e della scrittura.
A proposito dell’importantissima funzione esercitata dal libro, che è quella di suscitare e stimolare la curiosità di sapere, proponiamo la visione dell’interessante video-intervista dello scrittore Roberto Denti, a distanza di un anno esatto dalla sua morte, ricordando la sua fondamentale ed intensa attività di promozione della lettura.