Il libro di questo mese ci racconta la storia di un bambino e del suo desiderio speciale per Natale. Una storia che incuriosisce molto i piccoli lettori tenendoli avvinti alla narrazione fino allo svelarsi del misterioso segreto: quale sarà il regalo che Nico spera tanto di trovare sotto l’albero? Queste sono le parole che egli scrive per Babbo Natale e che affida speranzoso al viaggio di un pettirosso: “Una cosa renderebbe la mia vita davvero perfetta: un amico con cui giocare, parlare, anche litigare, insomma, un amico con cui dividere il tempo”.
Un amico in dono, dunque. Il libro fornisce un ottimo spunto per parlare dei desideri più belli dei bambini (non solo giocattoli ma anche buoni sentimenti!), per riflettere sull’idea del regalo a Natale e sul valore dell’amicizia, raccontando le proprie esperienze e le proprie emozioni.
Dopo una prima lettura, che effettueremo osservando con attenzione le immagini del libro, aiutiamo i bambini ad esprimere i propri pensieri intorno al tema dell’amicizia, stimolandoli attraverso alcune domande: Che cos’è l’amicizia? Cosa vuol dire essere amici? Perché ci rende felici avere un amico? Si può essere amici di tutti? Come si fa a diventare amici? E cosa hanno gli amici di speciale?
Ecco i tanti pensieri dei bambini sollecitati alla riflessione:
“L’amicizia è felicità perché ti dà anche altri doni: amore, compagnia, dolcezza e simpatia”; “Maestra, anche tu sei mia amica!”; L’amico è uno che ti piace tanto!”; “Il mio amico è mio fratello perché mi piace troppo!”; “L’amicizia è quando io e Lorenza giochiamo, rimaniamo insieme … “; “Con gli amici si può disegnare, fare il gioco delle macchinine e tanti giochi di ginnastica. Si può inventare, creare le poesie, …”
“Con Nicola siamo amici da piccolini!”; “Quando conosci un amico non te ne stacchi!”; “Se uno è amico te ne accorgi da quanto ti vuole bene e se ti dona tutta la felicità che vuoi”; “Voglio stare sempre con un amico se no la vita non è bella perché non puoi giocare”; “Quando qualcuno è triste, solo, senza nessuno, un amico lo può consolare e stargli accanto”.
“Per diventare amici li conosci, ti dicono il nome, ti stringono la mano”; “Ti conosci, fai tante esperienze e poi diventi sempre più amico”.
“L’ho scelto come mio amico perché lui è proprio fatto così, come io ne volevo uno!”; “Gli amici speciali ti fanno brillare il cuore perché non ti abbandonano e ti vogliono sempre bene”; “È così bello restare in amicizia! Non bisogna mai farsi nemici e a Natale bisogna rimanere nella pace”; “L’amicizia ha di bello che uniamo le forze, ci aiutiamo quando non sappiamo fare un disegno o quando vogliamo fare una cosa complicata. Si possono fare le cose insieme, anche quelle più difficili. Io aiuto gli amici a fare le torri alte con le costruzioni”.
Dalle risposte dei bambini emerge il loro forte bisogno di avere degli amici. L’amicizia è piacere di fare le cose insieme, condivisione, aiuto reciproco ed è un legame che “rende più forti”.
Se vogliamo approfondire l’argomento, possiamo invitare i bambini ad eseguire il ritratto dell’amico del cuore e a formulare una dedica da trascrivere sul disegno. Oppure a disegnare alcune azioni che contraddistinguono i rapporti di amicizia: abbracciarsi, offrire qualcosa all’amico, giocare insieme, ecc. La produzione grafica farà emergere ricordi, impressioni e nuovi contenuti.
Ma aldilà del messaggio che la storia vuole trasmettere, Il grande libro elettronico di Babbo Natale appartiene alla categoria dei cosiddetti libri interattivi ed è stato ideato appositamente per coinvolgere i bambini durante la lettura attraverso interventi di sonorizzazione. Premendo i testi del modulo elettronico posto a lato del libro, i bambini potranno ascoltare le voci ed i suoni delle “parole sonore”raffigurate all’interno del testo, provare a imitarli con la voce e divertirsi ad inventarne di nuovi. Questo gioco, che svolgeranno sotto la guida della voce allegra e simpatica di Babbo Natale, li aiuterà ad arricchire il linguaggio dal punto di vista fonologico e contribuirà a migliorare la loro pronuncia.
Incrementiamo l’attività di ricerca/produzione creativa di suoni invitando i bambini a fare riferimento alla loro esperienza e facendo leva sulla loro immaginazione: -Hai mai sentito il rumore del fuoco scoppiettante del camino? Come fa? E il suono della slitta tintinnante come sarà?- Stimoliamoli sempre a fare le loro ipotesi: -“Se l’elfo verde svuota il sacco delle lettere tutto in una volta, basterà un solo suono (“Spataslam!” dicono i bambini riutilizzando un suono che hanno memorizzato altrove) ma se le letterine scendono giù a poco a poco, allora dovremo cercare un suono più adatto e ripeterlo ritmicamente più volte (“sc …, sc …, sc …, una piccola pausa e poi di nuovo … Spataslam! tutte le letterine sono fuori dal sacco!). Esperienze di suoni lunghi e corti, di ritmi lenti e veloci, da provare e riprovare aiutandosi con la drammatizzazione e con un uso attento della gestualità. I bambini mimeranno minuziosamente le azioni del testo scomponendole in tanti piccoli passaggi e cercheranno di mantenere una corrispondenza precisa tra voce e gesto. Aiutiamoli ad eseguire coralmente i suoni imparando a seguire il ritmo delle sequenze sonore inventate, ad accelerare e rallentare, a rispettare i silenzi.
Giochiamo anche con l’intensità dei suoni: il rumore della slitta in partenza sarà forte e poi, in diminuendo, sarà sempre più piano, a mano a mano che la slitta si allontanerà nel cielo. Giochiamo con i contrasti di voce: pronunciamo alcuni suoni sottovoce ed altri fortissimo per esasperare i contrasti e sottolineare la differenze tra suoni deboli e forti. Alcuni oggetti e/o azioni producono rumori forti, altri provocano rumori meno intensi. Facciamo alcuni esempi: il cioccolato che l’elfo rosso versa nella tazza di Babbo Natale fa “plop plop plop”eseguito piano; la macchina crea-regalo di Babbo Natale che entra in azione fa “ciock ciock ciock”e lo eseguiamo forte.
Ascoltiamo e valorizziamo tutti gli interventi, confrontiamo i diversi suoni tra di loro e guidiamo i bambini nella scelta di quelli più indicati a rendere realisticamente una situazione.“Patatrac!”fa la pallina che cade dall’albero; “strack strack strack” fanno i regali da scartare e “tic tic tic; tic tic tic tic tic” fa il becco del pettirosso alla finestra. Ecco che i suoni ovattati di un “pum pum pum”, piuttosto che quelli più secchi di un “ciak ciak ciak” sono più adatti a descrivere sonoramente i passi di Babbo Natale sulla soffice neve: “i passi sulla neve affondano e non si sentono”, dicono i bambini.
In questo modo, il libro diventerà un vero e proprio spettacolo da mettere in scena con effetti sonori davvero sorprendenti!
Questo tipo di attività consentirà ai bambini di possedere un ampio repertorio di suoni al quale attingere per comunicare in modo colorito, efficace e personalizzato.
Premendo i tasti con i pallini rossi i bambini potranno divertirsi ad ascoltare anche le filastrocche natalizie che intervallano la lettura, a memorizzarle e a giocare ad inventare nuove rime. Inoltre, potranno fare il gioco del quiz rispondendo direttamente alle domande di Babbo Natale, arricchendo così il loro lessico.
Facciamoli esercitare a raccontare i diversi momenti della storia e a ricordarla attraverso la lettura di immagini in modo da acquisire competenze narrative.
Per concludere, la Filastrocca dell’amicizia di G. Rodari e il Giuramento dell’amicizia di B. Tognolini, insieme al frammento Sull’amicizia di K. Gibran, regali sicuramente graditi ai bambini e ai nostri lettori del blog.